Shey, Leh, Ladakh, India, 17 agosto 2022 - Il Ladakh Muslim Coordination Committee Leh, Ladakh UT, ha ospitato questa mattina un ricevimento presso Shah-e-Hamdan, Masjid Sharif, Shey, in onore di Sua Santità il Dalai Lama. Il Dalai Lama è stato accolto dai leader delle comunità sunnita e sciita e poi l'Imam locale ha offerto una preghiera.
Prima della funzione principale, Sua Santità ha pregato presso la Masjid Sharif, costruita nel 1482, vicino al luogo in cui si è svolta la funzione principale. Sua Santità ha poi salutato i membri della congregazione, che comprendeva rappresentanti di varie comunità religiose, la leadership eletta del Ladakh Autonomous Hill Development Council (LADHC) e membri della comunità musulmana locale.
Sua Santità ha detto loro che è sempre lieto di incontrare i suoi fratelli e sorelle musulmani. Ha ricordato che molti musulmani vivevano nelle vicinanze del suo luogo di nascita, nel Tibet nord-orientale, e che quindi conosceva bene lo schema quotidiano delle preghiere musulmane. Quando era piccolo e vivace, tra i suoi compagni di gioco c'erano molti bambini musulmani e tutti andavano d'accordo.
"In seguito, quando sono arrivato a Lhasa", ha spiegato, "i tibetani e la piccola comunità musulmana della città intrattenevano buoni rapporti di amicizia. Erano sempre invitati a partecipare a tutte le feste osservate dal governo tibetano in segno di rispetto. La maggior parte di loro erano mercanti che importavano merci dall'India, ma svolgevano anche un altro ruolo importante quando portavano notizie e informazioni dal mondo esterno.
"Durante la mia visita in Cina nel 1954-55 ho incontrato diversi leader cinesi, tra cui il presidente Mao. L'ultima volta che lo incontrai, prima del mio ritorno in Tibet, Mao si complimentò con me dicendo che avevo una mente scientifica. Mi diede dei consigli su come governare, ma alla fine mi confidò che "la religione è l'oppio dei popoli".
"Come si è visto, la mia "mente scientifica" ha fatto sì che mi impegnassi in ampi scambi con gli scienziati sul funzionamento della mente e sulle emozioni che si possono provare per raggiungere la pace mentale.
"Come monaco buddhista", ha proseguito Sua Santità, "ho avuto modo di entrare in contatto con buddisti di altri Paesi, seguaci sia della tradizione sanscrita che di quella pali.
"Fondamentalmente, siamo tutti uguali nel voler essere felici e condurre una vita significativa. Inoltre, sebbene le nostre diverse tradizioni religiose affermino punti di vista filosofici diversi, il loro scopo comune è quello di incoraggiare i loro fedeli ad avere un buon cuore".
Sua Santità ha affermato che l'educazione moderna, essendo incentrata prevalentemente su obiettivi materiali, è inadeguata quando si tratta di sviluppare la pace della mente. Ha osservato che se l'educazione moderna fosse combinata con i principi indiani di lunga data della compassione - "karuna" - e del non fare del male - "ahimsa" - sarebbe molto più completa. Il Mahatma Gandhi ha insegnato l'"ahimsa" in termini di non violenza e il suo approccio alla risoluzione delle controversie è stato adottato in molte parti del mondo. Molti conflitti che nascono dalla rabbia, dalla paura e dalla gelosia possono essere risolti se coltiviamo la compassione per gli altri.
Per centinaia di anni, gli abitanti della regione himalayana, dal Ladakh a ovest all'Arunachal Pradesh a est, hanno condiviso con il popolo tibetano una tradizione spirituale comune, una cultura della compassione. È una tradizione che ha origine nella profonda cultura buddhista che deriva dalla storica tradizione di Nalanda. Tutti noi ci sforziamo di mantenerla viva. Sua Santità ha dichiarato di essere toccato dal profondo senso di fede e fiducia che la gente delle regioni himalayane mostra nei suoi confronti.
"I tibetani hanno affrontato notevoli difficoltà per più di sei decenni", ha osservato, "eppure siamo riusciti a mantenere viva la nostra cultura, mentre lo spirito dei tibetani è rimasto incrollabile".
Sua Santità ha espresso un profondo apprezzamento per il modo in cui musulmani e buddhisti vivono in stretta armonia nel Ladakh, per il quale li ha ringraziati. Ha concluso dichiarando che il popolo del Ladakh gli sta a cuore da molto tempo.