Bodhgaya, Bihar, India - Il tempo a Bodhgaya è diventato di nuovo freddo e una pesante nebbia è rimasta nell'aria mentre Sua Santità il Dalai Lama si dirigeva verso il Kalachakra Ground questa mattina. Come è sua abitudine, si è preso il tempo per incontrare quante più persone possibile tra coloro che hanno seguito il suo cammino. Dal palco ha salutato il pubblico con la mano e loro hanno ricambiato il saluto. Ha salutato vari lama e altri ospiti prima di salire sul trono. Prima di sedersi, ha osservato la serie di dipinti sacri appesi dietro e intorno al palco.
Otto monaci del monastero reale Thailandese, guidati dal loro Abate che è l'anziano Thailandese in India, non hanno perso tempo a prendere posto davanti al trono e a recitare una sezione del Mangala Sutta a Pali. Erano seguiti da un gruppo di dieci, monaci, monache e laici, provenienti dal Giappone, che cantavano il "Cuore Sutra" in giapponese. Dopo di loro sono venuti undici monaci mongoli, monaci, una monaca e laici che hanno cantato di nuovo il "Cuore della Saggezza" in mongolo.
"Oggi, domani e dopodomani - ha annunciato Sua Santità - darò i permessi del Ciclo di Insegnamenti Manjushri che abbiamo iniziato l'anno scorso. Spero di dare ciò che resta del ciclo questa volta".
"Questi insegnamentii vengono da Lama Umapa, Pawo Dorjé, che già da giovane, quando era un ragazzo che pascolava le pecore, ha avuto visioni di Manjushri. Ho ricevuto la trasmissione da Tagdrak Rinpoché. Omaggio a Manjushri, lui dal volto giovanile, la cui luminosa saggezza dissipa le tenebre dei tre mondi". Questo non si riferisce all'oscurità fisica, ma all'ignoranza.
"Per i seguaci delle religioni teiste la fede in Dio è sufficiente, ma quelli di noi che non credono in Dio devono usare al meglio la propria intelligenza. Trasformando le nostre menti, dobbiamo sviluppare una saggezza completa, lucida, rapida e profonda. Le pratiche per sviluppare queste saggezze e migliorare la nostra intelligenza includono l'impegno nello studio della filosofia sulla base della ragione e della logica, come stanno facendo i molti monaci qui presenti dalle Sedi dell'Apprendimento (i tre grandi monasteri, Sera, Drepung, Gaden e i due collegi del Tantra).
"Il Grande Abate Shantarakshita, l'Adepto Padmasambhava e il re Trisong Detsen introdussero la Tradizione di Nalanda in Tibet. Per mantenerla, dobbiamo usare la ragione e la logica - un approccio preservato soprattutto tra i Tibetani. Esaminiamo i nostri libri di testo alla luce della logica e poi entriamo in discussioni e dibattiti”.
"Mentre io faccio i rituali preparatori, voi potete recitare il mantra 'ara patsa na' di Manjushri. Una volta dato il primo permesso, seguirò i riti preparatori per il successivo”.
"In questi giorni, quando concedo iniziazioni e permessi come questi, i procedimenti sono trasmessi in rete e disponibili per le persone in luoghi lontani. Do queste istruzioni con dedizione e amore. Chi guarda online con fede e devozione può ricevere la trasmissione. Al tempo del Buddha, ci sono state occasioni in cui i devoti non sono stati in grado di incontrarlo di persona e l'ordinazione è stata concessa tramite un messaggio. Questa disposizione del Vinaya stabilisce un precedente positivo. Questo Ciclo di Insegnamenti Manjushri appartiene all'Altissimo Yoga Tantra e anche coloro che non sono qui, che guardano con fede, possono riceverlo”.
"Naturalmente ottenuto questa vita umana non vogliamo soffrire. Vogliamo essere felici, ma non prestiamo abbastanza attenzione a ciò che dà origine alla sofferenza e a come superarla. Né pensiamo molto a quali siano le cause della felicità. Tuttavia, abbiamo incontrato gli insegnamenti del Buddha, che provengono dalla tradizione indiana, che prescrivono i mezzi per disciplinare la nostra mente. La questione chiave è che se proviamo dolore o piacere dipende in gran parte dal nostro stato d'animo”.
"I sutra e i tantra chiariscono che la causa principale dell'infelicità è l'egoismo soprattutto se combinato con l'errata convinzione che le persone e i fenomeni siano intrinsecamente esistenti. Per contrastare queste tendenze, ci rifugiamo nel Buddha e seguiamo ciò che è stato rivelato anche da Manjushri, Nagarjuna e dai suoi discepoli, così come da Maitreya. Essi si sono illuminati prendendo a cuore ciò che il Buddha ha insegnato. Quando offro alle persone delle statue del Buddha, spiego che è il nostro maestro. Questo fa di noi i suoi studenti, quindi dobbiamo studiare”.
"In un lontano passato, il Buddha ha coltivato la mente del risveglio di bodhichitta, poi ha accumulato meriti e saggezza per tre innumerevoli eoni. Alla fine, raggiunse l'illuminazione in questo luogo speciale. È un cammino che anche noi possiamo intraprendere ora".
Il settimo permesso di questo ciclo riguardava Tara Bianca, che, ha osservato Sua Santità, è associata nel Guhyasamaja Tantra con l'energia mobile. Egli ha anche notato che Drom-tön-pa ha un legame speciale con lei che si estende anche al popolo del Tibet.